Il Pulsar Xlite Wireless è come avrete già intuito l’esatta copia del modello cablato con l’aggiunta di un collegamento Wireless. Ciò permette di sfruttare il mouse senza alcun tipo di impedimento senza rinunciare alle massime prestazioni che si ricercano in un mouse da gaming. Le dimensioni di 122.66 x 66.17 x 42 mm unite alla sua inconfondibile forma ergonomica lo rendono un mouse ideale a utenti con una presa Palm Grip o Claw Grip proprio come il modello cablato. Il peso di soli 59 g comprensivo della batteria interna lo colloca al vertice dei mouse da gaming di tipo wireless e ultraleggeri. Ad oggi, non vorrei sbagliarmi, ma l’Xlite Wireless è proprio il più leggero mouse da gaming di tipo Wireless seguito a ruota dal Logitech G Pro Superlight (69 g), dal Glorious Model O Wireless (69 g) e dal Razer Viper Ultimate (74 g) giusto per citare alcuni dei suoi diretti concorrenti. Per chi se lo stesse chiedendo non tengo in considerazione il recente Finalmouse Starlight-12 visto che è un mouse che viene rilasciato a Drop dal numero veramente ridotto quindi non ‘’commerciale’’.
Per quanto riguarda il design invece troviamo un mouse estremamente spartano e semplice, volto alla qualità e alle prestazioni pure. Non troviamo alcun tipo di ‘’lucina’’ RGB come in altre soluzioni in commercio. L’unica eccezione per ciò che riguarda le lucine è il piccolo LED posto sul PCB che potremo intravedere attraverso la scocca del mouse. Suddetto LED come potrete leggere anche dal manuale servirà come indicatore di stato di ricarica (purtroppo è presente un bug che vi chiariremo a seguire), stato profilo DPI e eventualmente potrà essere spento dal software o direttamente da una combinazione di tasti del mouse.
Osservando il Pulsar Xlite Wireless da più vicino non possiamo non notare la perfetta somiglianza, come già citato, con il modello cablato. Il design ‘’honeycomb’’ della struttura è il medesimo. Troviamo diversi fori verticali che percorrono l’intera superficie superiore del mouse. Non manca il piccolo dettaglio della scritta Pulsar che anch’essa è posta in maniera verticale al pari dell’allineamento dei fori.
Spostandoci verso il lato frontale notiamo l’assenza, anche in questo modello, del classico tasto dei DPI. Abbiamo unicamente i due tasti principali corredati da switch meccanici Kailh GM 8.0 e la presenza di una rotellina di tipo cliccabile con rivestimento gommato. I tasti principali notiamo adottare una struttura separata in modo da ottimizzare il click del singolo tasto.
Il lato sinistro ci mostra i suoi due classici tasti laterali dalle media dimensioni che seguono la forma ergonomica del mouse. Essendo un mouse con design honeycomb troviamo anche lateralmente una serie di fori trasversali.
Nel lato destro invece non troviamo alcun tasto ma solo ulteriori fori che servono a garantire un peso complessivo del mouse di soli 59 g con la batteria inclusa.
Posizionando frontalmente il mouse notiamo ancora una volta la sua forma ergonomica con un’altezza più accentuata nel lato interno e minore nel lato esterno. Nella parte inferiore e quasi incastonato nella scocca troviamo il connettore USB Type-C che ci servirà per ricaricare il mouse quando sarà scarico.
Capovolgendo l’Xlite Wireless osserviamo il medesimo design del fratello cablato. Soprattutto la scocca è come Pulsar ci ha abituato quasi completamente forata e ci permette di vedere appieno il PCB. Notiamo i tre mousefeets In PTFE che sono posizionati due agli estremi superiore e inferiore e uno intorno al sensore ottico Pixart PAW3370. Il modello del sensore è suggerito anche dalla serigrafia posta sul PCB. Poco sotto è presente invece un piccolo LED nonché l’unico che ci indicherà lo stato di avanzamento della ricarica (buggato purtroppo al momento) e lo step DPI a cui staremo lavorando/giocando. Dal software potremo tranquillamente disabilitarlo per ottimizzare e garantire una resa dell’autonomia maggiore (ne parleremo meglio nei prossimi capitoli).
Avvicinandoci al lato superiore è possibile osservare uno switch a due vie che ci permetterà di spegnere o accendere il mouse e sfruttarlo in modalità Wireless. In posizione OFF e con il cavo collegato il mouse è comunque pienamente utilizzabile. Quindi potremmo dire di avere due mouse in uno.
Non ci sfugge il piccolo intaglio con la relativa indicazione a forma di triangolo che ci consentirà di rimuovere in modo decisamente più agevole e semplice il mousefeet interessato una volta consumato del tutto. E’ una ‘’soluzione’’ che abbiamo già visto con i modelli di mouse da gaming di BenQ/ZOWIE.
Proseguendo arriviamo al cavo di ricarica. Un cavo realizzato in treccia di tessuto con un una buona flessione e ridotta rigidità.
Il cavo adotta un connettore USB Type-A che andrà al PC e un USB Type-C, entrambi placcati oro, che andrà al mouse per la ricarica e successivamente al ricevitore Wireless.
Dettaglio
Il ricevitore a sua volta è inserito in un adattatore con logo Pulsar di tipo USB Type-C a USB Type-A.
Dettaglio
Dopo l’analisi del mouse possiamo passare a quella del relativo software.